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Prendersi cura dell’attrezzatura subacquea: come fare e gli errori da evitare

Come ogni appassionato di immersioni sa bene, l’attrezzatura subacquea consiste in un complesso di prodotti molto costosi che come tali devono essere mantenuti adeguatamente. La buona cura del set di attrezzi subacquei è la condizione necessaria per poter effettuare immersioni subacquee in Italia in luoghi da sogno o anche all’estero: ma la cattiva manutenzione mette a dura prova la resistenza della tuta e degli altri prodotti e può anche pregiudicare la sicurezza. Per questi motivi è davvero di fondamentale importanza che ogni sub si prenda cura adeguatamente della sua attrezzatura senza sbagli e con costanza.

Ecco quindi qualche utile consiglio per potersi prendere sempre cura adeguatamente della propria attrezzatura da sub, per gestire al meglio le immersioni.

 Come prendersi cura dell’attrezzatura da sub?

Come ci si prende cura dell’attrezzatura da sub? Innanzitutto partiamo dal GAV, che è una parte fondamentale del complesso dei prodotti per immersione. Innanzitutto il GAV garantisce l’aggancio della bombola sulla schiena, e soprattutto permette di avere un buon assetto sott’acqua.

Per poter avere cura del GAV bisogna seguire qualche semplice ma importante regola. Innanzitutto è bene sciacquare tutti i componenti ogni volta che vengono a contatto con l’acqua salata: dopo l’immersione, il GAV va lasciato in acqua dolce e svuotato usando lo scarico rapido, e non va mai lasciato al sole. Per motivi di sicurezza, fate controllare ogni due anni il GAV da un tecnico con autorizzazione.

Anche l’erogatore è di fondamentale importanza quando si fanno immersioni, consente di respirare l’aria delle bombole e quindi deve essere sempre pulito. L’erogatore va pulito dopo ogni immersione, chiudendo il primo stadio e lasciandolo in una bacinella con acqua e qualche goccia di disinfettante per circa cinque minuti, quindi facendolo asciugare senza lasciarlo al sole, in una zona areata. Inoltre bisogna stare molto attenti a non colpire l’erogatore con colpi perché potrebbe rovinarsi anche con piccoli urti.

A fine stagione, l’erogatore va sistemato: le fruste vanno smontate e bisogna lavarle bene. Si eliminano gli o-ring più vecchi e si puliscono quelli che sono ancora buoni. L’erogatore andrebbe sottoposto ad una revisione idealmente ogni cento immersioni.

 Come si mantiene la muta

La muta da sub è una delle parti più delicate dell’attrezzatura. Dopo averla usata è bene sciacquarla e lasciarla asciugare all’aria in un ambiente ventilato, avendo cura di non lasciarle al sole.

La soluzione migliore è appenderle a delle grucce a spalle larghe e lasciare in una zona ventilata, fresca ed al buio. La muta non va lasciata al sole perché il neoprene potrebbe rovinarsi: se è in stagna in trilaminato o neoprene andrebbe conservata a piedi in su, appesa, con appositi stendini che si trovano in commercio a questo scopo.

Le cerniere vanno lasciate sempre aperte, e non bisognerebbe piegarle per non rischiare di rovinarle. Le tute stagne hanno cerniere particolarmente delicate che andrebbero strofinate di frequente con paraffina o con prodotti di gel o crema pensati ad hoc; ce ne sono anche per le cerniere di plastica, lubrificanti apposta che tengono le cerniere sempre funzionali.

Non bisogna trascurare neppure l’importanza di gestire bene i guanti, il cappuccio ed i calzari, che vanno sciacquati ed asciugati con cura. I calzari possono essere disinfettati usando prodotti comuni per migliorare l’igiene.

Le pinne devono essere trattate con estrema cura: vanno sciacquate dopo l’uso e vanno fatte asciugare all’aria, in una zona all’ombra. Inoltre non dovrebbero essere appese per i cinghioli e possibilmente andrebbero lasciate asciugare in piano, perché non si deformino.

Infine, è importante prendersi cura anche degli accessori come torce e coltelli, andrebbero sciacquati dal sale dopo ogni immersione e fatti asciugare senza esposizione diretta al sole.