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Drop-shipping: che cos’è e a che cosa stare attenti

Se navighi abitualmente online sui social media, ti sarai già di certo imbattuto in una sponsorizzata o video dove vedi un giovane che sostiene di essere diventato miliardario grazie al drop-shipping, dipingendolo come la soluzione digitale per lavorare da casa mezz’ora al giorno e diventare ricco.

La verità è che probabilmente ti vuole vendere solo un video corso, anche se dobbiamo comunque ammettere che è possibile guadagnare online con il drop-shipping. Per questa ragione nelle prossime righe proveremo a fare un po’ di chiarezza sulla questione, vedendo di che cosa si tratta, come si fa e a che cosa bisogna stare molto attenti.

Che cos’è il drop-shipping?

Il drop-shipping è una metodologia di vendita online che è molto simile alle tradizionali vendite e-commerce. La grande differenza è che il proprietario del sito web non ha un magazzino nel quale conserva i prodotti e grazie al quale si occupa delle spedizioni.

L’acquisto avviene quindi sul sito web dove l’utente vede l’articolo, ma la spedizione viene effettuata da un soggetto terzo che la effettua quando il titolare del sito web principale valida l’acquisto.

Quando il soggetto terzo (detto anche fornitore della merce) effettua la spedizione, il titolare dell’e-commerce paga l’ordine, trattenendo chiaramente una quota che sarà il suo profitto sulla base degli accordi intrapresi.

Fin qui sembra tutto molto entusiasmante: fare drop-shipping significa quindi fare vendite online in modo automatico senza avere le spese del magazzino, della giacenza e della spedizione.

Le prime difficoltà per aprire un sito di drop-shipping: la ricerca del fornitore

Appena si decide di percorrere questa strada, sorgono però le prime difficoltà a cui bisogna stare molto attenti.

La prima riguarda la ricerca dei fornitori: online troverai moltissimi fornitori di articoli provenienti dal mercato cinese, ma non è detto che sia la strada giusta. Alcuni hanno dei prodotti davvero scadenti, altri impiegano settimane per la spedizione e altri ancora potrebbero inviare merce contraffatta. Nei primi due casi rischierai che il cliente si lamenti con te, chiedendo il rimborso, mentre nel terzo caso le conseguenze potrebbero essere anche più gravi.

In merito alla contraffazione vedi questa pagina sul nostro sito, dove troverai le politiche che le aziende mettono in atto per contrastarla e anche alcuni riferimenti su quali possono essere le conseguenze civili per chi vende online e offline prodotti contraffatti.

Ti suggeriamo quindi, specialmente se vuoi avere vita lunga con il tuo e-commerce in drop-shipping, di selezionare accuratamente il fornitore, meglio ancora se una piccola realtà locale del mercato italiano.

Le difficoltà che il guru non menzionano

Ora che hai capito cosa sia il drop-shipping e la questione dei fornitori penserai che il gioco è fatto. Purtroppo la realtà è ben diversa.

Per avviare un sito in drop-shipping servono competenze e budget. Dovrai infatti creare un e-commerce (o pagare qualcuno che lo costruisca per te) che abbia ottime prestazioni e una buona user experience per generare vendite.

Se desideri lavorare in modo molto semplice potresti provare Shopify, anche se in molti casi è caldamente suggerito sfruttare strumenti più evoluti come Woocommerce o Prestashop.

Inoltre dovrai anche pensare alla promozione del tuo sito web: campagne pubblicitarie a pagamento su Meta e su Google Ads e un ottimo lavoro di Seo ti permetteranno di avere visitatori e generare quindi vendite.

Ti consigliamo anche di dare un’occhiata a questa guida molto interessante su questo tema: ricorda però che anche in questo caso serviranno degli investimenti in termini di tempo, energie e denaro per raggiungere i risultati desiderati, a differenza di quanto ti è stato raccontato dal fantomatico guru all’interno del suo video che ha catturato la tua attenzione su Facebook.