Come evitare che il pranzo si rovini con la consegna: i cibi migliori per la consegna a domicilio

Ordinare a domicilio oggigiorno non è più un problema. Che tu abbia voglia di sushi, kebab, hamburger, pasta, pizza, cucina thailandese, indiana, coreana, patatine fritte, panini, insalata, brunch,  gelato o anche solo un biscotto, grazie ai tanti servizi di consegna a domicilio sul mercato, tutto è a portata di click e non devi neanche muoverti dal divano (forse solo per aprire al fattorino, ma magari qualcun altro vive con te e può farlo al posto tuo).

Quindi, come funziona? Inserisci il tuo indirizzo di casa/ufficio/parco, scopri i ristoranti vicino a te o a dove sei in quel momento ed è fatta, ordinare è facile e veloce. Ma, non di rado, il cibo consegnato a domicilio non arriva in condizioni ottimali: temperatura non ottimale, scarsa praticità nel servirlo nel piatto, ingredienti mescolati accidentalmente tra loro o rovesciati all’esterno sono solo alcuni dei problemi che chi ordina da mangiare si è trovato ad affrontare almeno una volta. Va detto anzitutto che nel food delivery ci sono tanti pro e contro, un po’ come tutte le cose.

Ovviamente i pro sono tanti: frigo vuoto, poco tempo per cucinare, sta per iniziare la puntata della tua serie tv preferita, la partita di calcio in tv, hai la febbre, un meeting dell’ultimo minuto, tarda colazione – tutto porta alla consegna di cibo a domicilio. La flessibilità degli orari e la facilità di utilizzo sono i punti di forza su cui si basta tutto il mercato del food delivery.

I contro? Beh, attenzione a non diventarne dipendenti. Abbiamo letto di un signore a Torino che ordina su foodora una media di una 1,5 volte al giorno. Cioè, per farvi capire, odina ogni giorno, a volte anche due volte al giorno.

Tuttavia, la consegna in sé rappresenta il principale motivo dei problemi più comuni. In altre parole,  alcuni cibi non sono fatti per resistere alla consegna a domicilio. Di cosa stiamo parlando? Beh, un hamburger con molti strati, in un packaging non adatto, di sicuro ha più probabilità di arrivare distrutto di uno con meno strati.

Ecco perché abbiamo stilato una lista dei 5 cibi che resistono meglio alla consegna a domicilio. Ovviamente diamo per scontato che il contenitore sia quello adatto. Non è infatti un segreto che il packaging giochi un ruolo-chiave per la buona riuscita della consegna. Per questo abbiamo ordinato da foodora, azienda tedesca operante anche nelle principali città italiane e che investe nello sviluppo e messa a punto di un packaging in grado di cambiare l’esperienza del cliente quando ordina cibo a domicilio. Questa è la nostra classifica dei piatti da ordinare per evitare brutte sorprese:

  1. Pizza: ottima per le consegne, ma è consigliabile evitare di richiedere una abbondante copertura di mozzarella; diventerebbe troppo acquosa e trascinerebbe da un lato all’altro del cartone buona parte degli altri ingredienti.
  2. Hamburger: esiste una confezione apposita che tiene fermo l’hamburger da 4 lati. In questo modo anche con tanti strati, l’hamburger arriverà a destinazione in maniera intatta.
  3. Sushi: di solito la consegna avviene in maniera perfetta, l’unico problema sussiste quando il contenitore è troppo grande per poco sushi.
  4. Pasta/poke bowl/insalata: crediamo siano i piatti più facili da consegnare. DI solito si tratta di pochi elementi liquidi. Per esempio ci è capitato di ordinare tante zuppe di miso e il risultato è stato pessimo.
  5. Pollo fritto: di sicuro non si hanno problemi con componenti liquide, ma per un piatto come questo è fondamentale un altro aspetto: che il contenitore termico abbia elevate prestazioni. Il rischio è che il pollo arrivi freddo e perda molto del suo gusto.