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7 errori da evitare nell’uso degli oli essenziali

Gli oli essenziali sono composti volatili del tutto naturali ricavati dalla fermentazione o dalla spremitura di una pianta. Conservando tutte le proprietà dei vegetali, possono essere un ottimo metodo per dare beneficio sia al corpo che alla mente.

Ma, per quanto vantaggiosi essi siano, un cattivo uso di questi aromi può risultare dannoso per l’organismo.

Quali sono i possibili rischi in cui si incorre? E quali, gli errori da evitare nell’uso degli unguenti?

Scompensi ormonali, scottature, intossicazioni, problemi mestruali, possono essere solo alcune delle conseguenze più sgradevoli causate un cattivo, o superficiale, utilizzo delle essenze.

Per avere maggiori informazioni sugli oli essenziali, sui benefici, e soprattutto su come evitare una grossolana gestione degli aromi, ecco un sito specializzato: elisirnaturali.it.

Gli errori più comuni di un cattivo consumatore

Per quanto le controindicazioni degli oli essenziali siano minime, ecco i 7 errori più comuni che possono far alzare la soglia del “rischio”:

  1. Superficialità nell’acquisto. Bisogna sempre leggere sull’etichetta le caratteristiche specifiche del prodotto e gli ingredienti contenuti. In commercio esistono oli sintetici non del tutto naturali, e sono molto più dannosi delle essenze con qualità superiore.Gli estratti ad uso ambientale ad esempio, sono in genere ricavati dall’estrazione del vegetale tramite solvente, quindi con sostanze sintetiche. Gli oli ad uso terapeutico, più adatti per l’aromaterapia, sono invece ricavati dalla distillazione a corrente di vapore, contenuti in una boccetta marrone o blu (che scherma i fasci di luce dannosi) e non contengono alcun profumo aggiunto.

    Anche il Messaggero sottolinea l’importanza di acquistare un prodotto valido: https://www.ilmessaggero.it/casa/news/casa-news/casa_profumata_idee_trucchi_cattivi_odori/4056369.html.

  2. Applicazione cutanea prima dell’esposizione solare. In questo caso il rischio di fotosensibilizzazione, ovvero una reazione più o meno grave della pelle all’esposizione dei raggi ultravioletti, è molto alto.Utilizzare gli oli essenziali con l’intento di regalarsi una perfetta tintarella è un errore molto grave in quanto si rischiano scottature gravi, vesciche, gonfiori e cambiamenti innaturali nel colore della pelle.
  3. Uso interno senza consultazione medica. Gli oli essenziali contengono molecole attive che possono interferire negativamente con il metabolismo e le sue funzioni, arrivando ad alterare le reazioni biochimiche organiche. Ingerire queste sostanze con superficialità può essere davvero pericoloso.
  4. Mancata attenzione al dosaggio. Assumere alte dosi di essenze, dai 10 ai 20 ml, può portare ad avvelenamento acuto e, in alcuni casi, letale. Alcuni elementi contenuti come fenoli, chetoni, terpeni ed esteri sono tutt’altro che innocui e un accumulo di tali sostanze non è assolutamente tollerato dall’organismo umano.
  5. Uso esterno del prodotto “puro”. Gli unguenti, prima di qualsiasi applicazione cutanea, devono essere diluiti con una sostanza alcalina o con dell’olio naturale. È consigliabile diluire un massimo di 20 gocce in 50 ml di base oleosa, come l’olio di mandorle, di avocado, o altri oli vegetali.La soluzione ottenuta può essere spalmata e massaggiata su tutto il corpo, ne bastano solo 4 cucchiaini. Attenzione però alla conservazione, il rischio di ossidazione dell’olio essenziale è più alto quando diluito e deve essere consumato entro tre mesi. Meglio tenerlo in un recipiente di vetro scuro, in un luogo fresco e non esposto al sole.
  6. Utilizzo degli oli durante periodi ormonali intensi. In gravidanza o subito dopo il ciclo mestruale è consigliabile evitare di assumere alcune essenze sia per uso interno che esterno, in quanto hanno forti effetti ormonali.In particolare sarebbero da evitare gli oli essenziali di basilico, camomilla, menta piperita, rosa, rosmarino, finocchio ed altri provenienti da erbe, preferire le essenze agrumate o estratte da fiori di legno. Il peggior nemico della gestazione è sicuramente l’olio a base di prezzemolo, altamente abortivo.
  7. Inalazione diretta. Respirare le molecole senza un filtro adeguato può risultare alquanto dannoso in quanto alcuni oli contengono sostanze irritanti.Un pratico esempio può essere quello di non versare direttamente sul cuscino le essenze prima di coricarsi, ma di bagnare un fazzolettino o un batuffolo di cotone da tenere sul comodino o comunque a una certa distanza dal letto.

Insomma, anche se gli oli essenziali sono prodotti naturali non bisogna assumerli con superficialità: i vegetali possiedono molecole attive e potenti, non sempre viste di buon occhio dal nostro organismo.