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Come contrastare i disagi provocati dalla presbiopia?

Avete sentito parlare di presbiopia, non è vero? Tuttavia, se vi trovate qui, è perché avete bisogno di qualche chiarimento e delle opportune delucidazioni. Pertanto, andremo ad analizzare la presbiopia nel dettaglio, focalizzandoci su tutte le informazioni da considerare dopo il compimento dei 40 anni.

Che cos’è la presbiopia e quali sono i suoi effetti sulla nostra vita quotidiana?

Solitamente, dopo i 40 anni, anche chi non ha mai avuto problemi alla vista comincia a incontrare difficoltà nella messa a fuoco degli oggetti alle varie distanze. Diventa difficile leggere un libro, un messaggio sullo smartphone e anche osservare attentamente un oggetto posto a una discreta distanza. In pratica, non si riesce ad avere una buona visione, né da vicino né da lontano. Questa è la presbiopia.

Purtroppo, si tratta di un qualcosa che non si può evitare o prevenire. Sicuramente, qualcuno potrà soffrirne prima e qualcuno dopo, ma è raro scampare a questo disturbo. Infatti, è causato dal tempo che passa: proprio come il naturale invecchiamento cutaneo, anche quello del cristallino potrebbe essere rallentato, ma non evitato. Pian piano, questa parte dell’occhio umano perde infatti di elasticità. Questa perdita comporta una graduale e più o meno grave incapacità di adattare la messa a fuoco alle varie distanze. In pratica, con il tempo, gli oggetti appaiono sempre più sfocati, a prescindere dal punto in cui si trovano.

Di solito, questa condizione continua a peggiorare fino al compimento dei 60 anni e, sfortunatamente, non esiste una valida prevenzione. Tuttavia, è possibile migliorare la situazione, iniziando ad agire non appena il disturbo si sarà manifestato. Proprio come viene spiegato sul sito Caradonnaottica.it nella sezione dedicata alle lenti progressive, nel campo oftalmico sono stati fatti tantissimi passi avanti per il trattamento della presbiopia. In poche parole, le soluzioni ci sono e si rivelano a dir poco funzionali.

Come possiamo correggere la presbiopia in maniera efficace?

Fino a qualche tempo fa, per chi soffriva di presbiopia veniva proposta una soluzione molto scomoda: usare due paia di occhiali. Uno serviva per la visione da vicino e l’altro per la visione da lontano. Questo comportava davvero numerose difficoltà e ancora più disagi, soprattutto per coloro che non avevano mai constatato problemi relativi alla vista o difetti visivi.

Chiaramente, era necessario andare incontro a tutte queste persone, trovando un’alternativa più intelligente, versatile e funzionale. Così, gli esperti hanno studiato per arrivare a ottenere un’unica lente, che potesse avere sia il potere di correggere la visione da vicino che quella da lontano. Questi nuovi prodotti prendono il nome di “lenti progressive”. Queste sono suddivise in più segmenti dotati di un diverso potere correttivo, che cresce e aumenta gradualmente in base alla posizione dell’occhio e dell’oggetto da guardare. In pratica, ogni persona può avvalersi finalmente di un solo paio d’occhiali.

Le lenti progressive sono ottime per la presbiopia e possono essere integrate in molte tipologie di montatura, anche in quelle sportive. Perciò, possono essere usate proprio da tutti e in qualunque momento, rivelandosi funzionali ed efficaci anche quando si è in movimento.

Per correggere questo disturbo, è possibile persino contare sulle lenti a contatto multifocali, che possono aiutare sia nella visione da vicino che da lontano, proprio come farebbero gli occhiali con lenti progressive. Le lenti a contatto moderne vengono realizzate in silicone idrogel e si rivelano molto comode e più efficienti rispetto alle versioni precedenti.

Per la presbiopia sono stati studiati persino alcuni tipi di interventi e tecniche chirurgiche, come ad esempio la LASIK o la cheratoplastica conduttiva (CK), che aiutano l’occhio a ottimizzare la sua messa a fuoco, indipendentemente dalla distanza dell’oggetto visualizzato. Quindi, ad oggi, anche se la presbiopia è un problema comune, è diventata facilmente correggibile. Non è necessario abbattersi, ma non si può neanche ignorarla. Perciò, chi ha superato i 40 anni, e sta riscontrando problemi alla vista, dovrebbe senz’altro affidarsi a un esperto: potrà ricevere la corretta diagnosi e trovare la migliore soluzione per il proprio benessere.