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Come evitare le penalizzazioni di Google

Per chiunque abbia un sito web, le penalizzazioni di Google fanno davvero molta paura. Possono segnare la parola fine ad un lavoro molto lungo, durato mesi o anni. Purtroppo Google cambia di anno in anno i suoi parametri, ma è comunque possibile cercare di evitare le sue penalizzazioni conoscendo i suoi algoritmi.

Cercare di restare nel novero delle regole è il primo passo da fare per sapere come essere primi su Google e non subire penalizzazioni anche pesanti.

Ma chi viene penalizzato da Google? Nella maggior parte dei casi il motore di ricerca più famoso del mondo penalizza solo chi compie delle azioni ingannevoli per posizionarsi in pole position, chi non rispetta le regole del buon SEO e i lettori. Comportarsi onestamente è quindi la prima cosa da fare, nella vita reale così come in quella virtuale.

La penalizzazione di Google non sempre viene comunicata per mezzo mail alla persona che l’ha ricevuta. Talora ciò avviene, ma talora invece si nota semplicemente le visualizzazioni organiche cadere in basso. I cali sono enormi, anche fino al 90%, di conseguenza è abbastanza semplice dedurre che si è stati penalizzati da Google.

Il recupero è difficile e talora impossibile: la scalata dalla penalizzazione alla SERP può richiedere tempo e impegno, dipende anche dalla gravità del fatto commesso.

Come evitare le penalizzazioni? Avere un sito facilmente navigabile ed ottimizzato anche per smartphone e tablet aiuta, così come cercare di renderlo sgombro il più possibile da pop-up e contenuti pubblicitari fastidiosi e irruenti per l’utente.

Quali sono i consigli per non farsi penalizzare?

  • In primo luogo, bisogna cercare di creare contenuti di qualità. Ottimi non solo dal punto di vista stilistico, ma anche inediti, originali, e che diano una bella risposta completa alla domanda dell’utente.
    Testi con video e immagini, chiari, impostati bene e studiati per il pubblico sono quelli che Google preferisce. Quindi non bisogna solo puntare alla quantità dei contenuti, ma soprattutto alla qualità degli stessi.
    Abolite testi copiati (anche se qualche parola è stata cambiata), pagine senza testo, titoli che rimandano ad altro rispetto al contenuto e via dicendo.
  • Chiarezza e poca pubblicità. Google non ama i siti che sono pieni di pubblicità. I siti più facilmente navigabili e quelli che piacciono di più agli utenti hanno poca pubblicità aggressiva (pop up e simili) e la pubblicità tende ad essere in linea con il contenuto, in vista, sì, ma non fastidiosa e senza coprire immagini o parti di testo.
  • Tenete conto che la velocità che impiega il sito a caricarsi è essenziale per entrare nelle grazie di Google. Se un sito impiega più di qualche secondo a caricarsi, o si carica solo in parte, è probabile che l’utente si stufi e se ne vada. In ogni caso, Google non vede di buon occhio i siti lenti.
    Fate sempre una versione del sito mobile friendly, idonea e studiata per smartphone e tablet di ogni tipo.
    Google tiene più in considerazione la navigazione da smartphone che quella da tablet.
  • Attenzione ai link che inserisci nel tuo sito. Inserisci solo e soltanto link di domini autorevoli e di siti seri e soprattutto in linea col contenuto del testo. Se non sai come fare, evita di fare pasticci ed affidati ad un buon SEO.