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Come usare la scheda dati di sicurezza dei prodotti chimici per evitare gli incidenti sul lavoro

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I prodotti chimici fanno parte della nostra vita quotidiana, sia negli ambienti domestici che in quelli di lavoro.

Quando si parla di chimica il nostro primo pensiero va alla plastica, ma un ruolo altrettanto importante hanno certamente le fibre artificiali o sintetiche, i detergenti, i cosmetici, le pitture, le vernici, gli inchiostri o gli adesivi.

Per non parlare dell’importanza della chimica nel settore agroalimentare, che è ormai ampiamente basato sull’uso di fertilizzanti e fitofarmaci sempre più sofisticati.

La chimica ha cambiato quindi profondamente il nostro modo di vivere, così tanto che tornare indietro è semplicemente inconcepibile.

Tutto questo ha rappresentato certamente un progresso, anche se ha introdotto due fattori di rischio collegati principalmente all’inquinamento dell’ambiente ed alle conseguenze derivanti dagli usi non corretti delle sostanze chimiche sul piano della sicurezza.

Esiste un sistema di regole per la sicurezza chimica valido in tutta l’Unione Europea

Le preoccupazioni per l’ambiente e per la sicurezza degli utilizzatori delle sostanze chimiche pericolose negli ambienti di lavoro hanno indotto le istituzioni europee ad adottare una normativa stringente che obbliga i produttori e gli importatori a fornire una serie di informazioni sulle loro caratteristiche e sui possibili pericoli, sul loro uso correttole misure di protezione idonee, lo stoccaggio, il trasporto e lo smaltimento,e sui comportamenti da adottare in caso di incidente.

Un passo avanti di fondamentale importanza è stato compiuto con l’adozione del Regolamento (CE) n.1907/2006, noto come Regolamento REACH (Registration, Evalutation, Authorisation of Chemicals).

Attraverso questo regolamento è stata resa obbligatoria la compilazione, per ciascuna sostanza chimica pericolosa, di una Scheda Dati di Sicurezza.

A quali sostanze si applica la Scheda di Dati di Sicurezza?

Le sostanze che richiedono la redazione di una SDS sono quelle che:

  • sono state classificate come pericolose in conformità al regolamento relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele (regolamento CLP)
  • sono contenute in una miscela a sua volta classificata come pericolosa in conformità alla direttiva sui preparati pericolosi (DPD)
  • siano persistenti, bioaccumulabili e tossiche (PBT) o molto persistenti e molto bioaccumulabile (vPvB) in secondo i parametri stabiliti dal Regolamento REACH
  • siano presenti nell’elenco di sostanze candidate assoggettabili ad autorizzazione.

Quali obblighi  per il fabbricante/importatore di prodotti contenenti sostanze chimiche pericolose

  • Redigere una scheda di dati di sicurezza (SDS) per prodotti contenenti sostanze chimiche pericolose
  • Aggiornare la SDS ogni volta che interviene una variazione delle caratteristiche del prodotto o della legislazione
  • Conoscere e interpretare correttamente i contenuti della SDS
  • Fornire la SDS all’acquirente nella lingua degli utilizzatori del prodotto

I doveri del cliente industriale/datore di lavoro

  • Tenere sempre a disposizione la versione aggiornata della SDS
  • Determinare  l’uso corretto dei prodotti sulla base delle indicazioni della SDS
  • Fornire ai lavoratori materiali di pronto soccorso ed estinguenti idonei
  • Predisporre istruzioni di lavoro scritte basate sulla particolare situazione di lavoro e sulla pericolosità del prodotto
  • Informare il personale sulle modalità di manipolazione corretta
  • Predisporre misure di sicurezza idonee e fornire ai lavoratori il materiale di protezione necessario
  • Istruire il personale sulla procedura corretta da seguire in caso di emergenza
  • Custodire in azienda le SDS di tutti i prodotti contenenti sostanze chimiche pericolose in un luogo facilmente accessibile in caso di incidente

I doveri del lavoratore che impiega sostanze chimiche pericolose

  • Osservare le istruzioni del datore di lavoro per la corretta manipolazione dei
    prodotti chimici
  • Osservare le istruzioni del datore di lavoro riguardo l’uso delle misure di protezione

Come è composta una SDS

SEZIONE 1
Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa
SEZIONE 2
Identificazione dei pericoli
SEZIONE 3
Composizione/informazioni sugli ingredienti
SEZIONE 4
Misure di primo soccorso
SEZIONE 5
Misure antincendio
SEZIONE 6
Misure in caso di rilascio accidentale
SEZIONE 7
Manipolazione e immagazzinamento
SEZIONE 8
Controllo dell’esposizione/protezione individuale
SEZIONE 9
Proprietà fisiche e chimiche
SEZIONE 10
Stabilità e reattività
SEZIONE 11
Informazioni tossicologiche
SEZIONE 12
Informazioni ecologiche
SEZIONE 13
Considerazioni sullo smaltimento
SEZIONE 14
Informazioni sul trasporto
SEZIONE 15
Informazioni sulla regolamentazione
SEZIONE 16
Altre informazioni»

In particolare la sezione 2 (“Identificazione dei pericoli”) contiene gli elementi dell’etichetta, ovvero i pittogrammi di pericolo, le indicazioni di pericolo (frasi H) e i consigli e le indicazioni di prudenza (frasi P).

Esempio di frasi H:

H226: Liquido e vapori infiammabili.
H302: Nocivo se ingerito.
H304: Può essere mortale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie.
H318: Provoca gravi lesioni oculari.
H336: Può provocare sonnolenza o vertigini.
H373: Può provocare danni agli organi interessati in caso di esposizione prolungata o ripetuta per inhalazione.
H410: Altamente tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
EUH066: L’esposizione ripetuta può provocare secchezza o screpolature della pelle.
EUH401: Per evitare rischi per la salute umana e per l’ambiente, seguire le istruzioni per l’uso.

Esempio di frasi P:

Indicazioni generali di prudenza:

P102: Tenere fuori dalla portata dei bambini.

Consigli di prudenza

Prevenzione:

P210: Tenere lontano da fonti di calore, scintille, fiamme libere e superfici riscaldate. Non fumare.
P261: Evitare di respirare i vapori e gli aerosol.
P280: Indossare guanti, indumenti protettivi, proteggere gli occhi e proteggere il viso.

Consigli di prudenza

Risposta:

P301+P330+P331: IN CASO DI INGESTIONE: sciacquare la bocca.
P305+P351+P338+P310: IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI:  sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare. Contattare  immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o un medico.
P391: Raccogliere il materiale fuoriuscito.

Consigli di prudenza

Stoccaggio:

Nessuno.

Consigli di prudenza

Smaltimento:

P501: Smaltire il contenuto/contenitore in conformità alla normativa vigente.

Conclusioni e consigli utili

Per i fabbricanti e gli importatori:

  • Rivolgersi sempre ad una società specializzata per la valutazione del rischio e la compilazione delle Schede di Dati di Sicurezza
  • Fornire sempre una versione aggiornata della SDS ai clienti e farne eseguire la traduzione ad una agenzia specializzata per adattarne il contenuto alla lingua degli utilizzatori finali (come Nomo Translationshttps://traduzioni-tecniche.eu/traduzione-schede-sicurezza/ )

Per gli utilizzatori professionali di sostanze e miscele pericolose

  • Pretendere la consegna della Scheda di Dati di Sicurezza
  • Leggerla con estrema attenzione
  • Seguirne scrupolosamente le indicazioni